la mostra è dedicata ai dipinti del pittore parmigiano Arnaldo Bottai, legato a Glauco Lombardi da una stima reciproca che portò il fondatore del Museo a favorire il successo di critica e di mercato dei ritratti e dei paesaggi di questo artista autodidatta, ma anche profondo conoscitore dell’arte figurativa.
Bottai, accostatosi tardi all’arte, divenne artefice di efficaci ed evocative vedute di Parma, riassunta nelle sue architetture e nei suoi edifici più significativi e soprattutto in quelle vedute di case sul Lungoparma che divennero la sua cifra stilistica più amata e più richiesta da una ampia committenza.
Grazie alla collezione di famiglia, si potrà vedere riunita la sua produzione che affiancava al vedutismo cittadino ritratti e paesaggi della campagna parmense, interpretati con quel pieno senso del colore che sempre contraddistinse il suo pennello.
La mostra “Arnaldo Bottai (1913-1978), sogno di Parma” rimarrà aperta, a ingresso libero, nelle stesse date e con le stesse modalità, dotata di un proprio catalogo curato da Francesca Sandrini (pp. 112, Grafiche Step editrice, testi di Anna Mavilla, Francesca Sandrini).
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